giovedì 10 luglio 2014

Il Consiglio Regionale delle Marche approva una risoluzione sulla rivalutazione del ruolo del Segretario comunale

Il Consiglio Regionale delle Marche ha approvato nella seduta del 24 giugno una risoluzione con la quale "impegna il Presidente della Giunta Regionale ad intervenire, presso il Governo nazionale, per la rivalutazione del ruolo e della posizione del Segretario comunale anche nella veste di Direttore dell'Ente locale, nella necessaria ed urgente razionalizzazione della governance delle autonomie locali per garantire efficienza, trasparenza e certezza del diritto per i cittadini".
L'Assemblea legislativa delle Marche è giunta a tale conclusione dopo aver premesso che:

  • la figura ed il ruolo del Segretario comunale (e provinciale) sono stati profondamente "rivoluzionati" nel 1997, con la cosiddetta legge "Bassanini" che, con una norma innovativa ed audace, ha voluto "sradicare" il suo incardinamento storico nella burocrazia ministeriale degli interni (funzione che lo rendeva "superpartes" garante della legittimità degli atti e dell'attività dell'Ente locale) per collocarlo, di fatto e di diritto, "sul mercato", inserito in un Albo autonomo ed autogestito;
  • il Segretario è diventato l'unica figura dirigenziale pubblica a perdere la garanzia del "posto sicuro" ed a doversi misurare con la richiesta, la selezione e la competizione severa attraverso la richiesta dei Sindaci dai quali dipende, esclusivamente, la sua permanenza al servizio dell'Ente (spoil system);
  • in tal modo il suo ruolo ha sempre più assunto la caratteristica del manager, ovvero il vertice della piramide organizzativa dell'Ente locale al punto più alto di sintesi, coordinamento, mediazione tra i ruoli apicali, tra essi e il personale, tra essi, il Sindaco e gli Amministratori;
  • tale nuova "mission" di servizio ha imposto al Segretario di riqualificarsi, ben oltre il vecchio ruolo di garante, interprete del diritto e della regolarità giuridica degli atti, formandosi in maniera "dirigenziale" sulla gestione economica e lo sviluppo dell'Ente, sull'organizzazione della "macchina dell'Ente", sull'efficacia, l'efficienza e la qualità dei servizi, sul reperimento delle risorse, nel controllo di gestione, nella valutazione delle risorse umane, sui servizi da gestire in forma associata e sui rapporti pubblico-privato, sul ruolo dell'Ente locale nel sistema delle autonomie;
  • tra tutte le figure dirigenziali della pubblica amministrazione è senza dubbio quella che è stata sollecitata al cambiamento più rapido e profondo: anche l'accesso alla carriera è disciplinato da un corso concorso con prove di tipo "manageriale" (anche lingua ed informatica) e il passaggio di fascia non avviene più automaticamente;
  • la nuova organizzazione della governance delle autonomie locali, anche e soprattutto nella direzione della razionalizzazione e della spending review necessaria, non può prescindere dal ruolo centrale del Segretario/Direttore.


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