lunedì 30 giugno 2014

Inizia presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati l'esame del DL 90/2014

Come scritto in un precedente post, è all'esame della Camera dei Deputati la Proposta di legge: "Conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari".
La proposta di legge ha assunto il n. 2486 ed è stata assegnata alla I Commissione Affari Costituzionali.
Relatore è stato nominato l'On. Emanuele Fiano (PD).

Chi ha paura dei segretari comunali? Un dettaglio poco chiaro della riforma della PA

Il 13 giugno è stata varata dal Consiglio dei ministri una legge delega di riforma della pubblica amministrazione le cui bozze non sono ancora state rese pubbliche. Il progetto iniziale prevedeva l'abolizione della figura del segretario comunale. Dopo che tantissimi amministratori hanno scritto al governo opponendosi, c'è stata una parziale marcia indietro prevedendo non l'abolizione, ma la trasformazione di questa figura in un dirigente apicale degli enti locali con criteri di efficienza e professionalità. In modo del tutto contraddittorio, questo nuovo ruolo sarebbe però facoltativo nei comuni di maggiori dimensioni.
«Sembra l'effetto di un vero e proprio veto politico - dichiara a Radio Radicale Alfredo Ricciardi, segretario del'Unione nazionale dei segretari comunali e provinciali. Ci sembra che il governo non abbia avuto il coraggio di stabilire che una dirigenza pubblica qualificata debba essere il punto di riferimento anche per gli enti di maggiore dimensione. Sembra che in realtà si voglia privilegiare la possibilità dei sindaci dei grandi comuni di nominare a capo della macchina comunale un dirigente non vincitore di concorsi pubblici, ma di nomina politica».


Dal Blog del Lazio al Blog di Unione Comunica

Care/i colleghe/i,

il Blog dei Segretari del Lazio, curato dal Segretario Regionale Amedeo Scarsella, è uno strumento di grande efficacia e tempestività. Nelle scorse settimane abbiamo quindi ragionato con Amedeo di utilizzare lo stesso strumento, il blog, anche per Unione Comunica, e già è partito un primo notiziario attraverso il blog. In questi giorni così delicati, mentre stiamo organizzando assieme ad Unadis e Diccap la Manifestazione Nazionale a Roma del 10 luglio, facciamo un passo in più: abbiamo chiesto ad Amedeo di trasformare temporaneamente lo stesso blog del Lazio in blog Nazionale, per raggiungere fin da subito tutti con i suoi contenuti così tempestivi, e dare più informazione e comunicazione possibile. Ringraziamo Amedeo per la disponibilità e per il suo impegno, e attraverso di lui i colleghi del Lazio, a cui promettiamo che .... non abuseremo troppo a lungo!
Non posso non approfittare per invitare tutti a venire alla Manifestazione.
Siamo in gioco: giochiamo uniti!

Alfredo Ricciardi
Segretario Nazionale dell'Unione

DL 90/2014: Speciale riforma PA sul Mattinale del 27 giugno 2014

Speciale Riforma PA è il titolo del numero del 27 giugno del Mattinale (giornale a cura del gruppo di Forza Italia alla Camera).
Tra l'altro una breve descrizione del contenuto degli articoli del DL 90/2014 e del DL 91/2014. Per l'art. 10 del DL 90/2014, relativo all'abrogazione dei diritti di rogito,  invece, è soltanto ricordato l'oggetto.

Alla Camera l'esame della Legge di conversione del Decreto PA (90/2014)

All'esame della Camera dei Deputati la Proposta di legge: "Conversione in legge del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari".

La proposta di legge ha assunto il n. 2486 ed è stata assegnata alla I Commissione Affari Costituzionali.

Qui la scheda informativa della proposta di legge n. 2486 ed al testo della scheda riepilogativa del provvedimento (da leggere con attenzione pag. 9 dove si spiegano le motivazioni dell'abrogazione dei diritti di rogito).
Relatore è stato nominato l'On. Emanuele Fiano (PD).

DECRETO-LEGGE 24 giugno 2014, n. 90 Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24.06.2014 il Decreto Legge n. 90 del 24 giugno 2014 avente ad oggetto "Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari".
Confermata all'articolo 10 l'abrogazione dei diritto di rogito per i Segretari comunali.
Qui il link al provvedimento.
Vai allo speciale Riforma Renzi/Madia sul blog Segretari del Lazio.
Vedi anche il successivo post Alla Camera l'esame della Legge di conversione del Decreto PA (90/2014).

Decreto Legge sulla PA: l'Unione scrive al Presidente della Repubblica

DECRETO LEGGE SULLA PA:

I SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI SI ASPETTANO PARI DIGNITA’

In relazione alle notizie di stampa apparse sui quotidiani, che riportano i dubbi manifestati dal Quirinale su alcuni contenuti del Decreto Legge in materia di Pubblica Amministrazione, adottato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 13 giugno, l’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali rende noto di aver scritto al Presidente della Repubblica chiedendo che “sopra ogni cosa, non vi siano nel testo finale ingiustificabili disparità di trattamento nei confronti dei Segretari Comunali e Provinciali.
I Segretari, che non sono una casta e non hanno “segrete stanze” ove assicurarsi la tutela dei propri interessi, si sono rivolti alla più Alta Carica della Repubblica esclusivamente “perché non vi sia nel Decreto Legge alcun immotivato trattamento deteriore per i Segretari Comunali e Provinciali”.


U.N.S.C.P.

venerdì 27 giugno 2014

SPES e SEFA 2014 - COA V: richiesta incontro urgente da parte dell'U.N.S.C.P.

Con una nota inviata al Ministero dell'Interno, l'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali ha richiesto un incontro urgente.
Questo il testo della nota:
La scrivente Organizzazione Sindacale, ha appreso con grave preoccupazione che il Consiglio Direttivo del 10 giugno 2014, nel deliberare lo slittamento dei requisiti da possedere per i nuovi corsi SPES e SEFA entro il 31/08/2014, prevedendone poi lo svolgimento entro ottobre, nulla ha disposto in merito al non più procrastinabile avvio del Corso - Concorso "COA V", ciò malgrado i ripetuti solleciti e le contestuali rassicurazioni avute in tal senso, e malgrado sia ormai già trascorso un lasso di tempo dall’avvio della procedura concorsuale che appare già di per sé abnorme rispetto a ordinari criteri di efficienza e regolarità.
A ciò si aggiunga che allo stato non si hanno notizie certe nemmeno sulla effettiva partenza degli stessi Corsi autorizzati dal Consiglio Direttivo.
Nel frattempo è intervenuto il Decreto Legge n. 90/2014 che come è noto prevede una riorganizzazione complessiva del sistema italiano di alta formazione della dirigenza pubblica, con la soppressione della SSAI e l’accorpamento delle funzioni all’unica Scuola Nazionale.
L'UNSCP, quale Organizzazione Sindacale maggiormente rappresentativa dei Segretari Comunali, nel ritenere grave e immotivato il rinvio degli atti, ritiene quindi assolutamente indispensabile un urgente incontro con le Autorità, al fine di avere contezza che siano disposte con certezza e ragionevole rapidità tutte le misure necessarie ad evitare che tale situazione, e le intervenute previsioni del Decreto, non costituiscano, come sarebbe inammissibile, motivo per pregiudicare lo svolgimento dei corsi in oggetto o tanto meno il diritto dei vincitori del Concorso ad iniziare il Corso Concorso entro il corrente anno come a suo tempo comunicato.
Ricordiamo che lo stesso dall'art. 21 del citato Decreto Legge n. 90/2014 non ha affatto soppresso le attività previste, bensì si limita ad unificare le Scuole di Formazione, e che le necessarie misure servono e vanno adottate proprio ad assicurare che l’accorpamento delle funzioni avvenga senza pregiudizio delle attività formative, nella piena tutela e garanzia dei diritti tanto dei Segretari, relativamente ai Corsi di specializzazione, quanto dei vincitori del Concorso, relativamente al Corso di ammissione all’Albo.

La Segreteria Nazionale

giovedì 26 giugno 2014

Manifestazione Nazionale del 10 luglio: Unione, Unadis e Diccap chiamano la categoria alla mobilitazione

Indetta per il giorno 10 luglio a Roma una giornata di mobilitazione nazionale da parte dell'Unione Nazionale Segretari Comunali, l’UNADIS – Segr. com.li e il DICCAP- CONFSAL FENAL- Dip. Segr. com.li. e prov.li.
Qui il testo del documento unitario delle sigle sindacali Unione, Unadis e Diccap.

COMUNICATO SULLA SEGRETERIA NAZIONALE UNSCP DEL 20 GIUGNO

Nel valutare le misure che il Governo ha annunciato di voler prendere in materia di riforma della dirigenza apicale, ed in particolare l’inaccettabile scelta di non dotare i comuni capoluogo, le province e le città metropolitane proprio della figura di dirigente pubblico prevista per tutti gli altri enti;
preso atto che a tale scelta si è aggiunta la eliminazione della quota dei diritti di segreteria riconosciuta ai Segretari, che erano da sempre la specifica voce retributiva della funzione di ufficiale rogante;
preso atto che il Ministro della Pubblica Amministrazione non ha inteso ricevere, nemmeno una volta, il sindacato più rappresentativo dei Segretari, né in materia di riforma delle funzioni, né sul taglio economico, appreso direttamente in conferenza stampa;
L’Unione Nazionale Segretari Comunali e Provinciali, nella Segreteria Nazionale dello scorso 20 giugno,
ha ritenuto non più procrastinabile una grande iniziativa di lotta e protesta, e ha quindi promosso l’indizione unitaria con tutte le Organizzazioni Sindacali di una Manifestazione Nazionale dei Segretari Comunali e Provinciali, trovando fin da subito ampia e piena condivisione con l’Unadis, sezione Segretari Comunali e la Diccap Dipartimento Segretari.
Per tutte le motivazioni e i contenuti della manifestazione, prevista per il prossimo 10 luglio, si rimanda quindi ai documenti e comunicati unitari.
L’Unione ha inoltre deciso di:
- attivare specifiche forme di tutela anche giudiziale dei diritti retributivi collegati alla funzione di ufficiale rogante;
- di costituire a tal fine un gruppo di lavoro e dare incarico ad uno studio legale affinché tali diritti siano tutelati n ogni sede giudiziale, con contenziosi veicolati su basi legali solide e verificate;
- di invitare i Segretari, per il rispetto che da sempre la categoria ha nei confronti dei Comuni e soprattutto dei cittadini, e fintanto che le azioni legali o l’azione sindacale non restituirà una disciplina equa, a continuare comunque a svolgere le funzioni roganti, con particolare riferimento agli atti più comuni; resta tuttavia fermo che da sempre la funzione rogatoria costituisce una potestà aggiuntiva e non certo la competenza fondamentale del Segretario, e che quindi essa, specie per gli atti di maggiore complessità e gravosità, e particolarmente nei piccoli comuni che non sono dotati di uffici legali, va esercitata a condizione che le competenze ordinariamente acquisite siano chiaramente commisurate e coerenti con l’atto stesso;
- attivare un gruppo di lavoro dedicato alla tutela dei diritti retributivi dei Segretari che hanno accettato sedi di segreteria di classe inferiore, per contrastare le posizioni assunte nella circolare dell’ex Agenzia sulle conseguenze della abrogazione del divieto di reformatio in peius, sulla base della memoria dell’Unione già consegnata all’ex Agenzia stessa;
- dare mandato fin da subito alle Unioni Regionali di sostenere anche economicamente, compatibilmente con i fondi ad oggi disponibili, i contenziosi relativi a cambi di classe avvenuti prima del 31.12.2013 (data di entrata in vigore della disposizione che abroga il cd. divieto di reformatio in peius), mentre resta allo studio del gruppo di lavoro l’ipotesi di contenziosi specifici anche per gli incarichi assunti dopo tale data.
L’Unione chiama tutte le proprie articolazioni territoriali al massimo sforzo, divulgativo e organizzativo, perché la manifestazione abbia successo.
E’ un momento decisivo della nostra storia.
Forza!

                                                                   La Segreteria Nazionale

sabato 7 giugno 2014

Lanzetta, Madia, Rughetti: Firmato accordo Italia semplice con Anci, Regioni e Upi

“Coniugare i tempi della pubblica amministrazione con i tempi in cui opera quotidianamente la società, in un’ottica di semplificazione, flessibilità organizzativa e di un alleggerimento degli adempimenti normativi”. Così il presidente dell’Anci, Piero Fassino, parlando a margine dell’accordo sulla riforma della Pa, sottoscritto oggi al ministero degli Affari regionali da Anci, Regioni e ministeri della Semplificazione e degli Affari regionali.

Il documento, che in pratica traccia le linee guida e i criteri per la riforma delle amministrazioni statali, per Fassino tenderà “a favorire un rapporto di maggiore vicinanza e consonanza tra aspettative di cittadini e imprese e la capacità di risposta del sistema dalle amministrazioni pubbliche”. 
Nello specifico, l’accordo interistituzionale lancia un'alleanza istituzionale per riformare la Pa, attraverso la condivisione tra governo e autonomie di punti e obiettivi da raggiungere insieme nei vari livelli e organismi dello Stato. L'intesa prevede il ripensamento dell'organizzazione delle pubbliche amministrazioni territoriali e nazionali sul territorio e la valorizzazione del capitale umano quale elemento vitale della capacità della Pa di dare risposte certe in tempi rapidi. 
Tra le priorità vi sono: la mobilità intercompartimentale, la staffetta generazionale, pochi parametri e limiti alla spesa per il personale, l'adozione di un sistema di regole per il personale che coinvolga anche le società partecipate. E ancora la realizzazione di un 'mercato' organico della dirigenza su base territoriale (che implichi anche un intervento sulla disciplina dei segretari comunali e provinciali), il ripensamento del sistema di accesso e norme tendenzialmente uniformi per tutti i soggetti che compongono la Pa nel suo complesso, la semplificazione per crescere, ridefinire e rendere semplici le procedure. Infine la digitalizzazione come unica forma di dialogo fra Pa, cittadini ed imprese insieme all'open data e la trasparenza come elementi centrali dell'azione amministrativa. 
Fonte: Anci

venerdì 6 giugno 2014

Proposta di legge del Movimento 5 Stelle: Il Segretario comunale sia nominato dal Prefetto

Qualche giorno fa un collega scrisse un commento al post Dall'abolizione della figura del Segretario alla trasformazione in Segretario di governo, iniziando così:
"quando tanti anni fa ho vinto il concorso di tutto avrei potuto immaginare ma non di diventare una sorta di "cavia"... perchè ormai questo siamo diventati, ogni giorno una proposta o una soluzione sulla nostra figura... direi che forse la migliore cosa è studiare qualche legislazione straniera europea su come risolvono il problema ed applicarla tout court in Italia.....!!!"
Non possiamo che dargli ragione, visto il susseguirsi in questi giorni di proposte che riguardano lo status del Segretario. Dopo la proposta di abolizione contenuta nella lettera Renzi/Madia della figura del Segretario comunale, la proposta di trasformazione in Segretario di governo di parti importanti del Nuovo Centro Destra, ecco che arriva la proposta sui segretari comunali presentata dal Movimento 5 stesse che non vuole che sia il sindaco a scegliersi il segretario ma che lo stesso venga assegnato dalla Prefettura in modo da garantirne l’indipendenza.
L'Atto ha assunto alla Camera il n. 2364 con il seguente oggetto: 
Proposta di legge: DIENI ed altri: “Modifiche all’articolo 99 e abrogazione degli articoli 108 e 110 del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di durata degli incarichi di segretario comunale e provinciale, di nomina del direttore generale e di conferimento di incarichi dirigenziali a contratto presso gli enti locali” (2364) 
A breve tutte le informazioni dal sito della Camera, dove per adesso non è ancora pubblicato il testo. 
Per completezza bisogna aggiungere che proposte di modifica riguardanti la figura sono contenute anche nel report della Funzione Pubblica pubblicato l'altro ieri, relativo alla consultazione pubblica avviata con la lettera Renzi/Madia.

mercoledì 4 giugno 2014

Consultazione pubblica sulla lettera Renzi/Madia: un chiaro NO all'abolizione della figura del Segretario comunale

Sono online, sul sito del Dipartimento della funzione pubblica i primi esiti della consultazione pubblica lanciata il 30 aprile 2014 all'indirizzo: rivoluzione@governo.it.

Sono giunte, nel mese di consultazione, 39.343 e-mail che hanno discusso puntualmente i 44 punti della riforma della pubblica amministrazione, contenuti nella lettera indirizzata dal presidente del Consiglio e da me ai dipendenti pubblici e ai cittadini.

Tutte le mail sono state lette e analizzate grazie al supporto dei ricercatori del Dipartimento di metodi e modelli per l'economia il territorio e la finanza di Sapienza Università di Roma, coordinati dal professor Sergio Bolasco, che hanno utilizzato la tecnica del text mining.
E' stato realizzato un primo report che presenta gli orientamenti e le proposte emerse sui singoli punti della riforma.
Grazie al contributo e alle idee dei cittadini possiamo ora varare, all'appuntamento previsto del Consiglio dei ministri del 13 giugno, una riforma migliore e ancora più incisiva.
Quanto al famoso punto 13 relativo all'abolizione della figura del segretario comunale, queste le conclusioni scritte nel report:
Le reazioni pervenute sono di segno prevalentemente contrario, anche considerato che larga parte degli interventi sul punto sono derivati da una importante mobilitazione degli enti interessati. Nel segnalare il ruolo centrale di garanzia e direzione del segretario comunale, specialmente nei comuni di piccole dimensioni, molte proposte auspicano una riforma di tale figura, piuttosto che la sua abolizione, anche alla luce delle recenti competenze in materia di anticorruzione.
Tra le proposte più articolate si segnala quella tesa a mantenere la figura negli enti di piccole dimensione, in particolare sotto i 25 mila abitanti. Giungono inoltre proposte dirette a svincolare la figura del Segretario comunale dalla nomina da parte del sindaco.
I pareri favorevoli alla soppressione sono stati incentrati soprattutto sulla sovrapposizione delle figure del Segretario e del City manager. Alcune proposte mirano a "privatizzare" la figura (nomina di un professionista esterno) oppure crearne una nuova in sostituzione: l'ispettore contabile del comune, anche con funzioni di controllo e prevenzione.

martedì 3 giugno 2014

Consiglio Nazionale del 31 maggio: presentata dal Segretario Nazionale Ricciardi la proposta dell'UNSCP di riforma della figura del Segretario comunale

Sabato 31 Maggio, nell’Aula Consiliare “Giorgio Fregosi” della Provincia di Roma, Palazzo Valentini, si è svolto a Roma il Consiglio Nazionale dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali (U.N.S.C.P.).
Il Consiglio si è aperto con la relazione del Segretario Nazionale Alfredo Ricciardi che, nell'ambito della proposta di riforma della PA ha ribadito
il fermo NO alla proposta di abolizione della figura del Segretario Comunale auspicando, invece, una giusta riforma.
Il segretario Nazionale Ricciardi ha presentato un documento contenente appunto la proposta di riforma.
Al Consiglio Nazionale ha partecipato una nutrita rappresentanza dei Segretari del Lazio. In un successivo post, verrà dato conto della partecipazione dell'Unione Regionale del Lazio al Consiglio Nazionale di sabato scorso.

lunedì 2 giugno 2014

Intervento sul Sole 24 ore del Segretario Nazionale UNSCP Ricciardi: sui dirigenti apicali pesa un falso dilemma

Sul'edizione del Sole 24 ore di oggi, a pag. 8, è pubblicato un intervento di Alfredo Ricciardi, Segretario Nazionale dell'Unione Nazionale Segretari comunali e provinciali.
Alcuni passi dell'articolo del Segretario Nazionale:

"L'idea che un dirigente apicale, cioè il vertice dirigenziale dell'intera struttura organizzativa, debba scegliere se occuparsi di legalità o di efficienza è una cosa che va oltre la mia, evidentemente limitata, capacità di comprensione. Va oltre, perché mi domando: ma che dirigente apicale sarebbe quello che si occupasse solo dell'efficienza dell'azione della macchina comunale e si disinteressasse, o peggio ancora fosse irresponsabile, della sua legittimità? Ed egualmente: ma che vertice sarebbe quello che si limitasse a verificare che l'attività sia legale, senza magari appurare se nel frattempo quell'attività porti il bilancio del Comune alla bancarotta?
A me pare evidente, se non lapalissiano, che un vertice dirigenziale deve padroneggiare, governare e coniugare tutte le esigenze di fondo della Pubblica amministrazione che presidia, e deve esserne il responsabile." [...] 
"E da qui si va a toccare un altro tema delicato, che vale per i segretari e per tutta la dirigenza pubblica apicale: l'imparzialità. Perché corriamo il rischio di cadere in un altro equivoco dannoso, che occorre rifiutare con forza, e cioè l'idea che un alto manager pubblico chiamato ad attuare l'azione di governo può non essere imparziale, non rispettare la legalità. Va respinta e combattuta l'idea che la dirigenza di vertice non sia e non debba essere imparziale e che l'imparzialità non sia anche lealtà verso l'istituzione democraticamente eletta".[...] 
"Se tutto questo è vero, allora auspico che si voglia dare a questo Paese, e ai suoi Comuni, una dirigenza apicale che sia più competente di prima e non meno, che sia più imparziale di prima e non meno, che sia scelta più per merito e meno per vicinanza politica, che non sia sotto ricatto della politica pur essendo leale alle istituzioni e che non sia reclutata nel ruolo o albo che dir si voglia per chiamata diretta, ma per concorsi e corsi di specializzazione del massimo rigore possibile. Perché è da questo che si capirà se questa rivoluzione vuole davvero migliorare la dirigenza pubblica o se invece vuole semplicemente metterci le mani sopra. I segretari nel primo caso ci stanno, nel secondo un po' meno".

domenica 1 giugno 2014

Lettera Renzi/Madia: documento Anci Campania contrario all'abolizione della figura del segretario comunale

Il Comitato Esecutivo dell’Anci regionale della Campania ha approvato un documento, in merito alla proposta di abolizione della figura del segretario comunale contenuta nella lettera Renzi/Madia, con il quale: 

- Esprime preoccupazione e contrarietà a tale proposta, che rischia di indebolire invece che modernizzare la dirigenza da affiancare agli Amministratori e di cui dotare l’ente locale; 
- Ricorda che le stesse Autonomie Locali, a fronte di recenti interventi legislativi non sempre coerenti e organici, hanno chiesto più volte non una abrogazione ma una riforma organica dei Segretari, per dotare gli enti di una dirigenza apicale ancora più adeguata per competenze e funzioni alle necessità; 
- Chiede perciò di rivedere tale posizione, e di considerare la figura del Segretario Comunale un valore aggiunto per le autonomie locali ed una figura dirigenziale non da abolire ma da riformare, con sistemi di reclutamento e di formazione capaci di rafforzarne le capacità professionali, innovandole e rendendo tale figura professionale ancora più competente, e maggiormente dotato degli strumenti necessari ad assicurare la direzione complessiva, superando le ambiguità dell’attuale normativa
- Invita pertanto - chi di competenza - ad intraprendere un auspicato processo di condivisione delle scelte, soprattutto quando queste hanno una immediata incidenza sulle attività di cui Noi Sindaci siamo direttamente interessati oltre che investiti da personali responsabilità.

Circolare della Prefettura di Cagliari sul procedimento di nomina del Segretario comunale e provinciale

Come si nomina il Segretario comunale e provinciale?

In una recente circolare della Prefettura di Cagliari (prot. n. 23135 del 3 aprile 2014) l'esame della disciplina e degli aspetti applicativi riguardanti appunto la nomina del Segretario comunale e provinciale.
La circolare ci è stata inviata da Tomasina Manconi.