In vista della segreteria regionale aperta dell'U.N.S.C.P. Lazio, che si svolgerà domani, giovedì 8.05.2014, è pervenuto il contributo della collega Brunella Iannettone, che di seguito si riporta integralmente.
"Caro Collega, che ne pensi se ad esprimere un'opinione sensata sul triste scenario che si profila siano coloro che quotidianamente con noi lavorano e che senza di noi non saprebbero come fare? Ho accennato della proposta di Renzi ai miei Sindaci (di Ripi e Torrice) ed entrambi di getto hanno commentato: e noi come faremo? E' questo il punto! Penso che, come sovente accade negli ultimi tempi, chi prende certe iniziative non sia ben consapevole delle realtà su cui queste riforme vanno ad incidere. Eppure i Sindaci, così come i funzionari con cui lavoriamo tutti i giorni, ben sanno il contributo che diamo, risolvendo problematiche di natura giuridica ed organizzativa spesso in tempi strettissimi, grazie alla preparazione di fondo, al costante aggiornamento, alla esperienza maturata sul campo in decenni di attività. I Comuni sono la struttura portante di questa nostra Nazione, sono la trincea della PA, ed i Segretari sono gli unici che riescono per il loro ruolo ad avere una visione d'insieme dell'intera macchina amministrativa, quasi come direttori d'orchestra. Devono capirne a 360° di bilancio, di tributi, di urbanistica, di servizi pubblici, di elettorale, di gestione del personale, contrattualistica e appalti, e chi più ne ha più ne metta. Sono consulenti legali, ma anche, diciamolo un volta per tutte, manager veri e propri, abituati a confrontarsi e a dare risposte immediate - a volte a tempi di record - perché la macchina vada avanti nel modo migliore. E che dire della nostra funzione preventiva? Quante scelte scellerate, quanti contenziosi, quanti dissesti sono stati evitati grazie al nostro intervento ?!? Quanti consulenti occorrerebbero e quante decine di migliaia di euro per sostituire una figura di tale specificità?!? E' vero, siamo culturalmente e storicamente una figura di garanzia e presidio di legalità, ma io non mi fermerei solo a questo. La legalità non è la nostra funzione, è il paradigma del nostro lavoro, è la modalità insita in ogni nostra azione. Va bene richiamare le recenti attribuzioni in materia di trasparenza e anticorruzione, ma non è tanto questo che, a mio avviso e ad avviso di chi ci ha scelti, ci contraddistingue.
Dunque, proporrei una bella letterina a firma dei nostri Sindaci, perché sia la loro voce (e non solo la nostra, di categoria) a parlare del nostro lavoro quotidiano e di quanto esso sia indispensabile".
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